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Sulla Strada per la pace: conclusa l'esperienza in Bosnia-Erzegovina


IL NOSTRO CAMMINO SULLA STRADA PER LA PACE

Di Associazione NOI Valle dei Laghi


Il tema del conflitto - che sia armato, tra amici o con se stessi - è quanto mai attuale nell’epoca in cui stiamo vivendo. Ed è forte l’interesse da parte di moltissimi adolescenti di trovare una via per superare tali conflitti e costruire la Pace, esteriore ed interiore. Per questo l’Associazione NOI Valle dei Laghi ha deciso di investire le proprie energie e risorse in un lungo percorso dedicato al tema della Pace. È nato così il progetto “Sulla strada per la Pace”, rivolto a tutti i giovani residenti in Valle dei Laghi di età compresa tra 14 a i 29 anni e che è riuscito a coinvolgere un gruppo di circa 25 adolescenti. La finalità del percorso è quella di affrontare il tema della Pace in maniera sistematica, ampia ed integrale, cercando di aiutare i ragazzi e le ragazze a trovare risposte concrete e possibili, attraverso storie, testimonianze ed esperienze dirette. Ecco le tappe del nostro cammino.


Dopo una prima serata di conoscenza e di riflessione sul tema del conflitto, domenica 24 maggio abbiamo trascorso un pomeriggio accompagnati da Roberto Bombarda, presidente del Centro Astalli per i rifugiati di Villa S. Ignazio ed ex presidente del Forum Trentino per la Pace. Passeggiando verso Cima Serra insieme a lui, siamo riusciti a fare chiarezza su alcuni termini che quotidianamente arrivano alle nostre orecchie: immigrati, clandestini, rifugiati... Abbiamo compreso quanta confusione vi sia ancora nel parlare di questi argomenti, e quanto sia importante superare quest’ignoranza per evitare il fomentarsi dell’odio e dell’intolleranza.

Il 9 luglio, poi, abbiamo avuto la possibilità di incontrare ed ascoltare Maria, una testimone diretta della guerra in Bosnia-Erzegovina, la quale (in compagnia del marito, volontario italiano nel periodo del conflitto) ci ha raccontato le difficoltà, gli stati d’animo e i sentimenti vissuti durante quei terribili anni. Un’interessante serata che ha permesso ai presenti di capire più a fondo le dinamiche della guerra nei Balcani.


Molto successo e molto impatto sui giovani partecipanti ha avuto, il 22 luglio, anche la serata di Raid Cross, un gioco di ruolo organizzato dalla Croce Rossa Valle dei Laghi con la collaborazione del club di softair “XIII Legione”. Attraverso la simulazione di un conflitto armato, tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità di assumere ruoli diversi, dal prigioniero di guerra al civile, fino al ruolo di operatore umanitario. Lo scopo del gioco era quello di far comprendere le basi del Diritto Internazionale Umanitario, fondamentale per interpretare in maniera consapevole gli eventi, le notizie e la violenza in tempo di guerra.


Dal 10 al 16 agosto abbiamo percorso uno dei tratti più importanti del nostro cammino “Sulla strada per la Pace”, con una tappa in Bosnia-Erzegovina, nei luoghi dove la guerra lascia ancora oggi segni indelebili, nelle persone e negli edifici. Abbiamo compreso la rabbia di chi non riesce a dimenticare il sapore della violenza e alla speranza di chi, invocando il perdono, crede in un futuro migliore. Abbiamo incontrato decine di famiglie che a vent’anni dalla fine della guerra vivono ancora nelle baracche di un campo profughi. Abbiamo ascoltato le parole terrificanti dei testimoni dei campi di prigionia della guerra, uno dei quali sussurrava sconsolato che “sì, i giovani di oggi sarebbero molto più pronti a combattere una guerra di quanto non lo fossimo noi”. Ma abbiamo anche visto la voglia di ricostruire, il mischiarsi di culture, i campanili di Sarajevo che si confondono tra i minareti, il canto del muezzin che fa da sottofondo all’omelia delle messe cattoliche, le ragazze con il velo e i ragazzi con la kippah… Insomma, sarebbe davvero difficile riassumere in poche righe quanto abbiamo vissuto durante questo viaggio, ma è certo che questa esperienza ci ha cambiati e ci ha reso più consapevoli di cosa significhi vivere una guerra e cercare la Pace.


Ora il nostro cammino “Sulla strada per la Pace” continua: ci aspettano, infatti, altre tre tappe importanti. La prima sarà una fiaccolata per la pace, una marcia in collaborazione con il Centro Astalli per i rifugiati di Villa S. Ignazio; la seconda sarà una serata in compagnia del gruppo “Amici del Sermig” di Mori; ed infine ci aspetterà la tappa conclusiva, ovvero un week-end al Sermig di Torino, un’istituzione nata con lo scopo di sconfiggere i conflitti con opere di giustizia e di solidarietà. Questo nostro viaggio durerà solo due giorni, ma in questo breve periodo avremo la possibilità di vivere un’esperienza di comunità con persone, con storie, culture, religioni diverse, nell’ottica della pace, della fraternità, del rispetto reciproco e del dialogo. Sarà la giusta conclusione di un lungo percorso che (speriamo) avrà offerto a noi tutti la possibilità di vivere la solidarietà verso gli altri e di trovare, con l’aiuto e il rispetto, le giuste vie della Pace.


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